Investire in oro: quando conviene farlo?

Investire in oro quando si ha qualche risparmio da parte può essere un’ottima soluzione per chi vuole costruire un capitale forte, che duri nel tempo e perlopiù poco vincolato al sistema bancario. Sicuramente, è un’attività che può portare a buoni frutti con un’attenta preparazione al riguardo e una buona dose di tempismo, di pazienza e costanza. In effetti, se da un lato è vero che l’oro è un bene facilmente liquidabile, dall’altro è altrettanto vero che investirvi risulta molto propizio soprattutto per chi ricerca ricavi nel lungo periodo.

Investire in oro fisico: cosa significa?

Ma cosa vuol dire investire in oro fisico? Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra i due tipi di investimento principali legati a questo metallo:

  • Investire in oro fisico vuol dire acquistare lingotti, monete d’oro o gioielli
  • Se invece si punta all’oro finanziario, sostanzialmente si investe in azioni di società aurifere, ovvero enti preposti all’estrazione del metallo giallo

Tuttavia, l’oro fisico è meno volatile delle azioni aurifere, più soggette alle fluttuazioni dei prezzi di mercato. Dunque, se si punta a un investimento sicuro e conveniente, bisogna ripiegare sulla prima opzione. Difatti, l’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza e anche in periodi di forte crisi finanziaria il suo valore resta più o meno inalterato nel tempo. 

Ma qual è il momento giusto per investire in oro fisico? Sebbene non esistano statistiche esatte, sicuramente, soprattutto per i più attenti, una buona dose di prevedibilità è nascosta proprio nella storia di questo metallo. In genere, quanto più si è in periodi di crisi finanziaria, in cui l’incertezza del mercato provoca il calo delle azioni, tanto più l’oro acquista valore e sale di prezzo: questo perché gli investitori e le società utilizzano questo metallo come polizza assicurativa, che vada quindi a coprire eventuali perdite altrove. 

Il momento giusto per acquistare oro è quindi quello precedente a un possibile rialzo del prezzo: nella fase iniziale del crollo di mercato. A questo punto, conviene pazientare per almeno sei mesi, ma anche più. Molto probabilmente infatti, nelle fasi successive della crisi, la quotazione dell’oro – che, si ricorda, viene calcolata a Londra per due volte al giorno – aumenterà. E questo, chiaramente, è il momento migliore per rivenderlo.

Investire in lingotti d’oro: costi e vantaggi

Per l’investimento in oro fisico, è piuttosto diffuso l’acquisto di lingotti d’oro. Questo perché i lingotti presentano prezzi più contenuti rispetto alle monete, che avendo un design più curato comportano maggiori costi di lavorazione e manodopera. Ma ecco altri vantaggi legati a questo tipo di investimento:

  • Occupano poco spazio, e dunque, comportano meno costi di stoccaggio. Disponibili in diversi pesi e misure, le barre più piccole sono chiamate comunemente “wafer”, proprio per il fatto che sono estremamente sottili.
  • Un secondo vantaggio è sicuramente quello fiscale. Infatti, i lingotti d’oro sono esenti da IVA, se si certifica che si tratta di oro da investimento, secondo le normative HMRC.

Investire in monete d’oro: costi e vantaggi

Sebbene siano più care rispetto ai lingotti, l’investimento in monete d’oro presenta ugualmente vantaggi da non sottovalutare:

  • Oltre al valore intrinseco, misurabile dal prezzo spot in tempo reale dell’oro, le monete d’oro hanno anche un valore aggiuntivo. Proprio perché hanno un design ricercato, ma anche una natura commemorativa, spesso sono strumenti da collezione e dunque il loro valore può crescere considerevolmente.
  • Come i lingotti, anche le monete d’oro sono esenti dall’IVA nei casi sopra specificati.

Investire in gioielli d’oro: costi e vantaggi

Il discorso cambia quando si vuole investire in gioielli d’oro. Infatti, la purezza dei gioielli in genere è inferiore rispetto a quella dei lingotti e delle monete, e al contempo presentano un costo di manodopera piuttosto ingente, per il tempo di lavorazione impiegato nella creazione, che può essere anche molto lungo. D’altra parte, però, se a una prima impressione questo può sembrare uno svantaggio per un investitore, non bisogna sottovalutare un aspetto altrettanto importante, che può invece rivelarsi molto conveniente: il valore non tangibile. Questo particolare tipo di valore aumenta in base a due considerazioni principali:

  • Il prestigio dell’orafo. Quanto più l’artigiano è ricercato e ben considerato nel settore, tanto più i suoi gioielli avranno valore.
  • La storia del gioiello. Se l’oggetto prezioso in questione ha una storia unica alle spalle – ad esempio, è appartenuto a un personaggio famoso – il suo valore può essere molto, ma molto più alto di un lingotto o di una moneta dello stesso peso.

Investire in oro conviene?

In conclusione, che si tratti di acquistare lingotti, monete o gioielli, l’investimento in oro fisico conviene sempre. L’oro è un patrimonio senza tempo, che, anche se invecchia, non muore mai. Tra l’altro, come abbiamo visto, il valore di questo tipo di metallo a volte va ben oltre il suo semplice peso. Riuscire a coglierne la preziosità in tutte le sue sfaccettature è anche il primo passo per sfruttarla, in un secondo momento, a proprio vantaggio.