Considerando l’attuale periodo di incertezza, molti investitori, esperti o meno, hanno iniziato a chiedersi se sia sicuro investire in oro.
La risposta a questa domanda non può che essere affermativa; l’oro è da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza. Che venga usato come protezione contro l’inflazione o come strategia per diversificare il portafoglio, l’investimento in oro è un modo semplice e sicuro per proteggere la propria ricchezza. Vediamo insieme nel dettaglio per quale motivo.
Oro, l’investimento più vantaggioso
L’investimento oro ha numerosi vantaggi, ma tra questi il più evidente è quello legato alla sua stabilità.
Il valore dell’oro infatti non subisce le tipiche oscillazioni che caratterizzano le valute nazionali e altre tipologie di investimento. Pertanto tende ad essere stabile nel tempo e questo permette di attuare investimenti importanti senza preoccuparsi di subire le consuete perdite dovute alle fluttuazioni del mercato.
Oltre a questo, l’oro segue spesso un andamento totalmente opposto rispetto a quello delle azioni classiche: durante le crisi e nei momenti in cui il prezzo delle valute tende a calare per colpa dell’inflazione, il suo valore aumenta.
Ne sono esempi lampanti il rialzo del prezzo dell’oro durante la crisi finanziaria del 2008, quello che si è verificato all’inizio della pandemia, o quello più recente legato alla crisi in Ucraina .
Ciò non significa che il mercato dell’oro non sia soggetto a volatilità, poiché ogni investimento comporta un rischio, anche se in questo caso è minimo.
L’oro non genera interessi né dividendi come le azioni o titoli di Stato, per cui è un investimento poco adatto a chi desidera ricavare profitti veloci. Si tratta invece di un bene ideale per tutti coloro che hanno delle somme da far fruttare sul lungo termine, proteggendole al contempo da qualsiasi rischio.
Un altro vantaggio dell’oro è la sua notevole liquidità: investire in oro significa possedere una forma di pagamento valida in tutto il mondo. Chi investe in oro, infatti, può facilmente convertirlo in denaro senza dover attendere tutti i processi burocratici che contraddistinguono gli altri investimenti.
L’investimento in oro conviene davvero?
Negli ultimi 30 anni il prezzo dell’oro è aumentato di circa 6 volte, raggiungendo un rendimento annuale pari al 5,8% e performando molto di più rispetto a obbligazioni, contanti e altre materie prime. Considerando questo, è facilmente intuibile che si tratta di un investimento sicuro. Il suo rendimento, seppur non esagerato nel breve termine, è molto conveniente rapportato a tempi più lunghi.
Chi non sa quale sia il migliore investimento in oro e come iniziare a farlo, deve prendere in considerazione il fatto che ci sono diversi tipi di investimento possibili.
Investire in oro, sostanzialmente, significa scegliere fra oro fisico e oro finanziario:
- Monete d’oro (oro fisico);
- Lingotti d’oro (oro fisico);
- Etf sull’oro (oro finanziario);
- Futures sull’oro (oro finanziario).
Le monete d’oro rappresentano una classica forma di investimento in oro fisico. Investire in monete d’oro può offrire diversi vantaggi fiscali, e inoltre la moneta d’oro (di solito il marengo o la sterlina) possiede anche un valore numismatico che ne aumenta il prezzo complessivo.
Il lingotto è un’altra tipica forma di investimento in oro: avendo un design più semplice da riprodurre, i lingotti hanno un sovrapprezzo inferiore a quello delle monete, e quindi possono essere considerati un investimento ancora più vantaggioso.
Gli Etf, invece, sono fondi di investimento che replicano perfettamente l’andamento dell’oro fisico. In questo caso non viene acquistato nessun bene in oro fisico, ma solo una sorta di assicurazione che segue il prezzo dell’oro sul mercato. Questo tipo di investimento in oro, così come quello sui futures (contratti fra due parti che si impegnano a vendere o acquistare una determinata quantità di oro), sono più soggetti a oscillazioni e subiscono le fluttuazioni dovute alla concorrenza fra gli azionisti.
Fattori aggiuntivi da considerare per investire in oro
Occorre ricordare ancora che l’investimento in oro richiede pazienza. Non è possibile ottenere rendimenti immediati, ma è lecito aspettarsi una protezione del proprio capitale sul lungo periodo.
Prima di procedere all’acquisto, inoltre, è importante valutarne la provenienza, magari richiedendo un certificato di provenienza oppure rivolgendosi a fornitori che rispettano gli standard internazionali.
Un altro elemento importante da considerare è la sua purezza; l’oro puro viene classificato come oro a 24 carati (999,99 millesimi). Sulla base di questo, è bene tenere presente che per legge i lingotti devono avere una purezza non inferiore a 999,5 millesimi, mentre le monete devono raggiungere un minimo di 900 millesimi.
Oltre a ciò, prima della compravendita è fortemente raccomandato valutare quanto oro si ha necessità di acquistare, tenendo conto anche dei costi di conservazione e di assicurazione.