Perché il 2023 è l’anno di ritorno dell’oro?

Il 2022 è stato un anno molto incerto per la valutazione dell’oro. Ai momenti di estrema crescita del prezzo, che ha sfiorato i 2000 dollari per oncia, si sono alternati periodi di forte calo, con picco negativo a 1680 dollari, per chiudere a dicembre in rialzo con una stima di 1800 dollari. Le cause di queste fluttuazioni sono molteplici e coinvolgono sia ambiti politici che economico-finanziari.

Molte agenzie di analisi e consulenza stanno lavorando in queste settimane alle previsioni di per l’anno 2023 e i risultati raggiunti mostrano una forte convergenza su una decisa crescita del valore dell’oro

Oro, il bene rifugio per eccellenza

Quando la realtà si fa incerta o pericolosa, banche, aziende e persone cercano riparo nei cosiddetti beni rifugio. Un bene rifugio è un bene che ha un valore intrinseco, solo parzialmente soggetto a speculazioni, e che basa il proprio appeal sia su usi particolari per cui non può essere sostituito, sia per un livello di appetibilità costante nel tempo.

Beni rifugio possono essere pietre e metalli preziosi, oppure francobolli e opere d’arte, ma il bene rifugio per eccellenza è l’oro, non alterabile e non riproducibile, presente in quantità finita e dal valore stabile o in crescita anche nei momenti di crisi.

Ma allora abbiamo trovato la soluzione perfetta? No, perché, pur essendo un investimento mediamente sicuro, non sempre porterà impennate decisive del nostro portafoglio. Investire in un bene rifugio, e in particolar modo in metalli, significa tenere la posizione, non perdere denaro e magari incrementare il nostro capitale. 

Investimenti in oro, le previsioni per il 2023

Le principali agenzie di consulenza finanziaria prevedono per il 2023 un anno di ascesa del valore dell’oro. Il 2022 ha risentito di diversi fattori, come il rafforzamento del dollaro e l’innalzamento dei tassi (Fed Funds), decisivi nel deprezzamento dell’oro e non compensati dall’aumento dell’inflazione, che ne aumenta il valore. 

Per il 2023, la situazione ucraina, la decisione di abbassare i tassi e un dollaro che sta mostrando forti segni di cedimento nei confronti dell’euro, preannunciano un anno di decisa crescita. Anche gli investimenti dei principali gruppi bancari, che hanno contribuito ad aumentare la domanda del 18% grazie a una politica di acquisto massivo, indicano una controtendenza rispetto al 2022. Gli speculatori che lavorano con i Futures e i fondi in oro negoziati in borsa (ETF) sono pronti a sostenerne la risalita appena si verificherà il calo contemporaneo del valore del dollaro e degli investimenti. E, a tutti gli effetti, ciò risulta molto probabile nel 2023.

Perché investire in oro conviene

L’oro si può acquistare sotto forma di lingotto o di moneta, e ha il pregio di mantenere il suo valore stabile o crescente sul lungo periodo. Costituisce il miglior investimento possibile nei momenti di incertezza, inoltre è facilmente reperibile presso le banche autorizzate e nei negozi specializzati in compravendita di metalli preziosi.

Dopo un 2021 di grandissima crescita, complice il fenomeno COVID e un 2022 invece altalenante e spesso in decrescita, Credit Suisse, J.P. Morgan e Goldman Sachs concordano nel vedere nel 2023 un anno in cui l’oro giocherà da protagonista. Il consiglio è diversificazione: inserire cospicui fondi in oro negoziati nel proprio portafoglio insieme ad altri investimenti, più incerti ma potenzialmente più redditizi, in modo da mitigare i rischi.

Come si investe in oro? Le strade sono 2: in oro fisico, comprando direttamente il metallo e conservandolo al sicuro, oppure attraverso investimenti in società aurifere, il cosiddetto investimento in oro finanziario. In quest’ultimo caso si può guadagnare sia sull’aumento del valore dell’oro che sui profitti delle società che lo trattano. Queste, in genere, garantiscono un contenimento delle perdite diversificando le proprie attività. Altra tipologia finanziaria di investimento in oro è quella attraverso ETF e Futures, cioè prodotti finanziari legati all’andamento dell’oro.

Meglio i Compro Oro o le gioiellerie?

Dove comprare oro fisico? Mettendo da parte le banche, i principali canali sono le gioiellerie e gli esercizi di Compro Oro.

A chi è meglio rivolgersi? Come in molti ambiti, è opportuno lasciare a ognuno il proprio mestiere. La gioielleria ha lo scopo di vendere e guadagnare su metalli, pietre e design, quindi la sua specialità è vendere oro non a miglior titolo e con un prezzo che risente anche del modello, mentre il Compro Oro, come sottolinea anche il nome, punta alla compravendita del solo metallo. Inoltre, aspetto fondamentale, il Compro Oro tratta grandi quantità, quindi ha l’opportunità di offrire prezzi più vantaggiosi, perché l’abbassamento dei profitti è bilanciato dai volumi della merce scambiata.

Dal punto di vista della sicurezza dell’investimento e della professionalità del servizio, i Compro Oro si confermano la scelta migliore soprattutto quando riconosciuti come operatori professionali in oro, quindi autorizzati dalla Banca d’Italia all’erogazione di servizi a condizioni speciali.