Oro giallo, oro bianco e oro rosso: cosa sono?

Gioielli, monete e persino lingotti: tutti abbiamo a casa qualche oggetto d’oro. Tuttavia, nemmeno i monili più preziosi sono fatti di oro puro (solo i lingotti contengono una percentuale che si attesta intorno al 99%): la causa non è il costo, bensì la morbidezza dell’oro, che costringe i gioiellieri a mescolarlo con metalli più duri (il comune 18 carati, per esempio, è costituito al 75% da oro puro, al 12,5% da argento e al 12,5% da rame). Il colore del metallo con cui l’oro viene mescolato a volte modifica quello originario dell’oro e così si avranno diverse varianti cromatiche.

Cos’è l’oro giallo?

Proprio come quelli bianco, rosa e rosso, l’oro giallo non è puro, ma una lega. A seconda della quantità di rame e argento utilizzato, l’effetto finale può essere di un giallo più o meno intenso. La quantità di oro presente nella lega è espressa in carati o millesimi. La lega più nobile è quella a 24 carati (oro al 999,99%) dei lingotti, la più utilizzata per la fabbricazione di gioielli è quella a 18 carati (750 millesimi) ma esiste anche l’oro a 14 K (585 millesimi e 58,5% di oro puro) e a 9 K (275 millesimi, 37,5% di oro). Il colore dell’oro non sbiadisce nel tempo: ciò significa che non si ossida, il suo colore è talmente abbagliante da adombrare, a volte, la brillantezza delle pietre preziose (persino del’acquamarina).

Quanto vale l’oro giallo

Il prezzo dell’oro segue un trend in ascesa ormai da anni. La salita è cominciata negli anni ‘70 e tra il 1999 e il 2007 il costo dell’oro è praticamente raddoppiato, passando da 8 a 16 euro. Stimato oltre 20 Euro per grammo nel 2008, l’oro è diventato un investimento per molti risparmiatori. È infatti l’unico metallo che ha saputo resistere alla crisi greca del 2011 (quell’anno era quotato ben 42 Euro), per consolidarsi l’anno dopo (2012) a 41 Euro. Covid-19 e guerra in Ucraina hanno fatto registrare nuove impennate e così a marzo 2022 l’oro ha conosciuto il picco del suo valore, attestandosi a 59 Euro, ovvero il prezzo più elevato mai toccato nella storia. A giugno 2022, il costo di un grammo d’oro è in media 55 Euro.

Cos’è l’oro bianco

L’oro bianco è una lega di oro, argento e palladio. Nei gioielli d’epoca, al posto del palladio, l’oro bianco contiene nichel (quando ancora non era stato scoperto che provocava allergie), a causa del suo costo estremamente più basso. Inoltre, si dice che l’oro bianco è rodiato, ovvero rivestito da uno strato di rodio, che gli conferisce il colore. La procedura consiste nel trasformare l’oro 18 k in una base di oro bianco (aggiungendo argento e palladio). La lega ottenuta ha un colore grigiastro, metallico, grezzo e opaco. Perciò, viene immerso in un bagno che la rende brillante: questo procedimento è detto rodiatura.

Quanto vale l’oro bianco?

La quotazione del metallo prezioso è eseguita ogni giorno a Londra e dipende dal rapporto domanda e offerta. In Borsa, la sua quotazione viene definita fixing, ovvero contraddistingue un investimento sicuro. Inizialmente il valore viene espresso per once e poi viene convertita in grammi. Il prezzo ovviamente dipende dalla caratura dell’oro e, a differenza della quotazione, può risentire di eventi politici e socio-economici. Nel 2017-2018 il prezzo dell’oro bianco ha subito un calo rispetto agli anni precedenti per tornare a salire dal 2019. Nel 2022, il valore dell’oro bianco si attesta intorno a 32 Euro per grammo.

Cos’è l’oro rosso

L’oro rosso è talvolta chiamato anche oro russo, perché molto popolare in questo Paese agli inizi del XX secolo. È il contenuto di rame che determina la sua tonalità, dal rosso al rosa passando per il rosato. Nell’oro rosso a 18 K, il contenuto di oro puro è del 75% e 25% è quello del rame. Per l’oro rosso a 14K, il 58,5% è oro puro, il 32,4% è rame e il 9,1% è argento. Nell’oro rosso a 9 K, infine, il 37,5% è oro puro, il 55% è rame e il 7,5% è argento.

L’oro rosso è molto più longevo e versatile dell’oro giallo. Tuttavia, raramente viene usato per confezionare gioielli ma generalmente per adornare abiti.

Quanto vale l’oro rosso

L’oro costituisce un bene rifugio. Nonostante non sia molto diffuso, l’oro rosso è invece molto quotato e il suo valore si avvicina a quello dell’oro puro. Nel 2022, la quotazione media è di 44,8 Euro al grammo circa per il nuovo e di 34,2 Euro per l’usato.

Come riconoscere l’oro falso

Sapere se un gioiello è vero o falso può essere una sfida. Tuttavia, esistono diversi metodi per distinguere un gioiello autentico da una copia:

  • Usare un magnete. Nonostante sia un metallo, l’oro non è magnetico. Avvicinandolo a una calamita, non dovrebbe essere attratto. Se, ovviamente, si avvicina è un falso.
  • Usare un pezzo di ceramica. Graffiando il gioiello con una lastra di ceraica non smaltata, questo lascerà unas scia: se è dorata, allora si tratta di un oggetto in oro.
  • Indossarlo spesso. L’oro non si ossida, ovvero non perde colore. Se portando un oggetto tutto il tempo questo resta abbagliante, sarà evidentemente un pezzo autentico.
  • La prova del morso. Basta stringere tra i denti un oggetto d’oro. Se i denti lasciano piccole tracce, il gioiello è realizzato in oro o piombo dorato. Se i denti non lasciano traccia, il gioiello non è fatto di oro.